14 Lug Il sovescio e il Favino

LaSpontaneità

è la caratteristica che più salta all’occhio del visitatore che si affaccia nei nostri campi a riposo e pronti per il sovescio (nella foto vediamo delle piante spontanee di favino). Circondati da uliveti (dai quali ricaviamo un meraviglioso Olio extravergine di oliva) di leccino e ogliarola, vedrete infatti parte dei terreni aziendali rigogliosi di biodiversità, con varietà spontanee e biodinamiche. E’ di fondamentale importanza, per noi de La Sallentina come azienda agricola biologica, che il terreno (nella Gallery alcune foto dei nostri terreni) nel quale andiamo a coltivare sia “coccolato” nel periodo in cui non è produttivo. Lasciamo che la Natura faccia il suo corso e che il terreno stesso si possa colorare con i fiori e con piante utili al suo rinvigorimento. Ma non restiamo solo a guardare. Un terreno, da solo, non riuscirebbe, in un tempo relativamente breve, a rigenerarsi con tutti i suoi elementi. Così noi abbiamo implementato una pratica biologica di semina di varietà cosiddette “azotanti”. Questo significa piantare delle specie (soprattutto leguminose) che riescano a catturare l’azoto presente nell’aria e a trasferirlo nel terreno. Senza aggiunta di sostanze chimiche. Senza alterare la flora locale.

Una pianta che svolge un ruolo fondamentale nel sovescio è il Favino molto presente nel Salento. In Particolare in Puglia le fave sono un ingrediente fondamentale della dieta contadina (il purè di fave con cicorie ne è il più noto utilizzo). La semina del Favino ci consente di ottenere il massimo risultato dalla successiva pratica del sovescio (ne parlo anche qui nel mio canale YouTube). Tale azione biodinamica ha l’effetto, attraverso l’interramento di tutte queste piante spontanee, di arricchire il terreno che verrà succesivamente preparato alle varie colture: pomodori, melanzane, zucchine ecc. ne traggono grande giovamento in termini di sapore e ricchezza di nutrienti.

Il sovescio è una pratica molto antica che permetteva ai contadini di poter concimare i terreni agricoli senza per forza l’utilizzo del letame che non sempre era disponibile. Lo effettuiamo nei mesi in cui le piante sono al massimo della loro vegetazione. Alcuni anziani contadini sostengono che debba essere fatto durante i periodi di Luna Calante.

Le possibilità sono infinite, l’importante per un buon risultato è sempre il rispetto per la Natura.